Assassin's Creed 3

Assassin's Creed 3 è il quinto capitolo della saga firmata Ubisoft e narra le vicende di Ratonhnhakè:ton, un mezzo indiano con lo scopo di sventare i piani dei templari durante il periodo della rivoluzione americana.
A mio parere Connor come protagonista è più pesante da giocare rispetto ad Ezio, perché si lascia troppo trasportare dai sentimenti e agisce impulsivamente.
Una cosa da dire su questo gioco è che l'introduzione è troppo lunga.
Dopo aver affrontato mesi pieni di gameplay ed immagini sono rimasto un po' spiazzato da un'introduzione più lunga del previsto.
Rispetto ai precedenti capitoli l'ambiente naturale è diventato molto più vasto rispetto a quello cittadino, che caratterizzava l'Italia rinascimentale dei precedenti (Revelations a parte).
Sono appunto rimasto deluso dalle città, specialmente da New York, che è visibilmente uguale a Boston, eccetto la parte incendiata.
Il sistema di combattimento mi è sembrato più banale rispetto ai capitoli precedenti, il giocatore è troppo aiutato ed i nemici non riescono come sempre a sfruttare la superiorità numerica, a parte le rare volte in cui due nemici attaccheranno contemporaneamente facendoci compiere una bellissima sequenza di doppia uccisione.
Il comparto storico è eccellente e molto curato nei dettagli.
Rispetto ai precedenti, in Assassin's Creed 3 Desmond compare molte più volte.
Il gioco è bello ma non riesce a coinvolgere il giocatore in maniera adeguata e talvolta è monotono, ma è migliorato rispetto ai precedenti per la varietà di ambientazioni, la grafica spettacolare e varie meccaniche di gioco che lo rendono interessante, ma non il migliore.
Questo è tutto ciò che ho trovato per voi sul web.
Ci vediamo al prossimo articolo con Dishonored.



Assassin's Creed 3 is the fifth chapter of the saga created by Ubisoft and tells the story of Ratonhnhakèton, an half-Indian in order to foil the plans of the Templar Knights during the period of the American Revolution.
In my opinion Connor as a protagonist is heavier to play than Ezio, because he's carried away too much by his feelings and acts impulsively.
One thing to say about this game is that the introduction is too long.
After facing months full of gameplay and images I was a bit 'crowded out having to deal with an introduction longer than expected.
Compared to previous chapters the natural environment has become much larger than the city, which characterized the previous Renaissance Italy (Revelations separately).
I'm just disappointed by the cities, specially New York, which is obviously equal to Boston, except the part on fire.
The combat system seemed more trivial than previous games, the player is too helped and the enemies can't  take advantage of the numerical superiority as they always did, apart from the rare occasions where two enemies will attack at the same time making us make a beautiful sequence of double killing.
The historical sector is excellent, with very refined details.
Compared to the previous, in Assassin's Creed 3 Desmond appears many more times.
The game is nice but fails to engage the player in an appropriate way and sometimes it's monotonous, but has improved compared to previous in the variety of environments, the graphics and various game mechanics that make it interesting, but not the best.
This is all that I have found for you on web.
See you with the next article: Dishonored.